FUORI I FASCISTI DA REGGIO EMILIA!

La strage di migranti senegalesi compiuta
a Firenze da un militante di Casapound è solo l’ultimo episodio, a
livello europeo, di odio razziale e intolleranza, troppe volte
enfatizzati da parte di quelle formazioni che si richiamano apertamente
all’ideologia fascista e da taluni gruppi presenti anche nel
parlamento.
La strage di Utoya e gli attentati di Oslo, in Norvegia,
compiuti da neonazisti, l’incendio del campo Rom alla periferia di
Torino appiccato da parte di ultras fascisti armati di fiaccole,
bastoni e pistole e gli efferati omicidi di Firenze devono far aprire
gli occhi su una seria recrudescenza dei fenomeni criminali che si
alimentano nelle aberranti correnti xenofobe e neofasciste e che stanno
prendendo sempre più forma sia nella realtà italiana che in quella
europea.
Come la storia ci insegna, ogni volta che il capitalismo vive
una crisi strutturale che genera impoverimento di ampie fasce di
popolazione, moderazione salariale, flessibilità, precarietà e
disoccupazione, esso da una parte crea capri espiatori, come l’
immigrazione, verso cui fa convergere il dissenso dell’opinione
pubblica, e dall’altra scioglie i propri cani da guardia, ovvero le
organizzazioni fasciste di ogni millennio, per aggredire violentemente
ogni forma di opposizione.
Casapound, associazione di estrazione
chiaramente fascista, non è da meno. Finanziata nel 2011 con 11 milioni
e 800 mila euro dal comune di Roma, gode della protezione e
dell’appoggio di attivisti del PDL, della Lega Nord e di vari soggetti
del mondo dell’imprenditoria.
Gli antifascisti di Reggio Emilia, che
da anni lottano per chiudere ogni spazio a Casapound, hanno più volte
denunciato la presenza di una sede di questa organizzazione in città .
Per di più, sabato 10 dicembre 2011, ai fascisti reggiani di Casapound
è stata concessa, da parte delle istituzioni cittadine, agibilità
presso una sala civica pubblica per convegno nazionale che ha
richiamato in città decine di cosiddetti fascisti del terzo millennio.

Pretendiamo spiegazioni e una presa di posizione netta e chiara da
parte del sindaco Del Rio e delle istituzioni che hanno permesso che
questa manifestazione si tenesse in uno spazio pubblico, legittimando
di fatto un’associazione fascista, razzista e sessista nella nostra
città.
Reggio Emilia, città orgoglio della resistenza e città dei
fratelli Cervi, non può accettare la presenza di un circolo d fascisti
(amici dell’assassino di Firenze) in via Veneri 9 all’interno del
quartiere di Santa Croce, quartiere delle Officine Reggiane, delle
occupazioni e delle autogestioni operaie degli anni cinquanta e dell’
eccidio di matrice fascista del 28 luglio 1943.
Gli antifascisti di Reggio esprimono
tutta la loro solidarietà e la loro vicinanza alle famiglie delle
vittime assassinate in questo massacro fascista chiaramente figlio
delle logiche e delle politiche securitarie e xenofobe dai poteri
politici, economici e finanziari.
Il sindaco e le istituzioni cittadine e provinciali devono spiegare perchè continuano
a tollerare e a legittimare la presenza sul territorio di organizzazioni
dichiarataemente fasciste.
In relazione ai recenti fatti di cronaca le stesse istituzioni saranno sempre
direttamente responsabili di tutti gli episodi di tensione che inevitabilmente si verranno a creare
sul territorio reggiano per l’agibilità concessa a tali nefande organizzazioni che si alimentano di
xenofobia e odio razziale.

Collettivo AutOrganizzato R60 – Reggio Emilia

collettivor60.noblogs.org
r60@inventati.org

Questa voce è stata pubblicata in General. Contrassegna il permalink.

Una risposta a FUORI I FASCISTI DA REGGIO EMILIA!

  1. lorenzo scrive:

    condivido tutto l articolo ed e veramente scioccante che casapuond si sia insediata nei pressi delle ex officine reggiane, bisogna chiudere qualsiasi sede che abbia ideologie xenofobe in italia e nel mondo , solidarieta alla comunita senegalese x la triste perdita di 2 fratelli colpevoli di avere il colore della pelle nera, uccisi da chi frequenta una politica razzista, a voi va il mio pensiero

I commenti sono chiusi.