31/8 PRESIDIO NOPARK VITTORIA

Sabato 31 agosto primo presidio del Comitato NO parcheggio in piazza della vittoria.

DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 21.00 IN PIAZZA DELLA VITTORIA:

– PRESENTAZIONE DOSSIER

– MICROFONO APERTO A CHIUNQUE VOGLIA INTERVENIRE

-TANTA MUSICA PER RIVITALIZZARE UNA PARTE DI CENTRO STORICO ABBANDONATO A SE STESSO

Comitato No Parcheggio Piazza della Vittoria

noparkvittoria@autistici.org
http://noparcheggiopiazzadellavittoria.noblogs.org/
facebook: noparcheggiovittoria

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Al comune di Reggio Emilia piace giocare d’azzardo

Lo scorso 20 giugno 2 nostri compagni sono stati condannati complessivamente a 3 anni e 6 mesi dal Tribunale di Reggio Emilia perché avrebbero vergato, su alcuni muri, scritte in solidarietà al movimento NO TAV ritenute oltraggiose verso il Presidente della Repubblica, nonché minacciose e ingiuriose verso il Procuratore della Repubblica e il Sindaco di Torino.
Nel processo il Comune di Reggio Emilia si è costituito parte civile al fine di ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali (consistente nel costo di ripristino del tinteggio) e di immagine, stabiliti dal giudice nella quota di 10.000 €, arrecati dalle scritte.
La costituzione di parte civile è stata autorizzata all’unanimità dalla giunta comunale con delibera (ID n. 113 PG n. 16984) del 4/6/2013 nel cui testo si fa riferimento a scritte NO TAV fatte sul muro ex Stalloni lato via Zaccagni e a diversi e aleatori muri di edifici del centro storico che farebbero parte dei beni culturali e artistici della città e come tali sottoposti a tutti i relativi vincoli e tutele.
Oltre alla rilevanza giuridica per cui non è ancora ben chiaro sulla base di quali prove certe e inconfutabili i nostri compagni sono stati condannati, e al di là del fatto che in ogni caso si tratta solo del 1° grado di giudizio, non si può non osservare come la frustrante politica legalitaria e securitaria dell’amministrazione comunale spinga la stessa a richieste oltremodo esose pur di ottenere la propria autocelebrazione, già esasperata dall’utilizzo unilaterale dell’informazione.
Ma nel gioco d’azzardo, effettuato con rilancio dall’avvocatura comunale, si palesa anche un’attività repressiva verso chi, con argomentazioni valide, ha espresso opinioni di dissenso contro il parcheggio interrato di piazza della Vittoria e la (dev)stazione TAV (mafio)mediopadana. Emblematico è il presidio costante di quest’ultima da parte degli agenti della municipale non per le infiltrazioni mafiose nei cantieri già accertate, ma per il pregiudizio e la psicosi dell’attivista NO TAV etichettato come pericoloso terrorista.
Le scritte sul muro ex Stalloni (unica proprietà del Comune citata negli atti giudiziari) di via Zaccagni recitano “LA REPRESSIONE NON CI FERMERA’ NO TAV – LIBER* TUTT* NO TAV”.
Ebbene queste parole sono state cancellate con poche pennellate di vernice (ripristino del tinteggio?) che sono di gran lunga molto più economiche del valore stimato come risarcimento patrimoniale. Per di più basta fare un semplice giro lungo il perimetro dell’edificio perché anche un profano possa rendersi conto che quei muri non godono di un buon aspetto.
D’altra parte, negli atti giudiziari è riportato chiaramente che tutte le altre scritte di cui i compagni sono stati accusati sono comparse su cabine ENEL già ampiamente imbrattate che, di certo, non sono né di proprietà del Comune di Reggio Emilia né sono censite nel patrimonio dei beni culturali e artistici.
Quanto alla “frustrazione dell’interesse collettivo, rappresentato dal Comune e concretamente perseguito dall’ente nel migliorare l’ambiente urbano” e “all’amministrazione efficiente ed efficace”, ci permettiamo di nutrire forti dubbi giacché il principio di buona amminstrazione è qualcosa di ben diverso.
Dove si trova l’interesse collettivo nelle pessime politiche sociali, abitative e sulla mobilità? Dove è il miglioramento urbano nella cementificazione selvaggia con consumo di suolo senza fine, nonché terreno fertile per le infiltrazioni della criminalità organizzata? Dove si scorgono i principi di efficacia e efficienza negli investimenti scriteriati, e con soldi pubblici, in certe aziende “partecipate”?

Collettivo AutOrganizzato R60
Via Berta 4/c – Reggio Emilia
r60@inventati.org

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DALLA TURCHIA ALL’ITALIA:L’UNICA RISPOSTA E’ LA LOTTA

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STOP AL CEMENTO: 10 MOTIVI CONTRO IL PARKVITTORIA

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7/7/1960 – 7/7/2013 SANGUE DEL NOSTRO SANGUE

Per non dimenticare i nostri morti del 7 luglio 1960 il Collettivo R60 propone un aperitivo musicale con proiezione di un filmato.
– Dalle ore 19.00 Aperitivo

– Dalle ore 21.30 proiezione del documentario “Vento di luglio” realizzato dalla Camera del Lavoro nel 2001.

A 53 anni dai cinque omicidi avvenuti per mano della polizia del governo Tambroni, Reggio Emilia non deve essere sazia nella ricerca della verità storica e politica sulle barbarie di quel giorno.

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REGGIO EMILIA CITTA’ DELLA REPRESSIONE

Giovedì 20 Giugno 2013, presso il tribunale di Reggio Emilia si è svolto il
processo a carico di Ciruz e Riki e sono arrivate le condanne per entrambi.
Accusati di aver realizzato scritte murarie in solidarietà al movimento No Tav,
il primo è stato condannato a 2 anni e 2 mesi, il secondo invece a 1 anno e 4
mesi. Il comune di Reggio Emilia, costituitosi parte civile, ha ottenuto di
farsi risarcire di 10.000 euro, per danni materiali e di immagine.
Una sentenza a dir poco vergognosa: ogni cittadino può accorgersi della
sproporzione delle pene in relazione ai reati di cui gli imputati sono stati
accusati, anche alla luce di quante e di che tipo di condanne vengano emesse
relativamente alle scritte murarie presenti su territorio cittadino. Già, anche
perché la realtà legata alle prove che li incriminerebbero, usando un
eufemismo, non è del tutto chiara.
Un processo veloce e superficiale, in cui le ragioni della difesa, alla luce
delle sentenze emesse, non sono state minimamente ascoltate.
Ancora una volta la maschera è stata gettata e la realtà è sotto gli occhi di
tutti: ci si confronta con una società che morbosamente è alla ricerca del
crimine e non ha nessuna intenzione di fare una minima autocritica, puntando il
dito sempre su altri.
Questa legalità mostra limpidamente come il suo scopo non sia colpire un gesto
in quanto tale, ma un’idea. Sono condanne politiche, che incriminano non
solamente i nostri due compagni, ma tutti coloro che si oppongono allo scempio
di queste grandi opere, Tav in primis. Tutti progetti atti a riempire le tasche
di chi da sempre fa soldi a palate, sulla testa di coloro che invece la crisi
la pagano tutti i giorni.
Una repressione mossa a colpi di condanne, denunce e manganellate, ma anche a
colpi di pistola, come è successo a Mattia nel 2009 quando, durante un’azione
antifascista a Reggio Emilia, è stato raggiunto da agenti digos che non hanno
esitato a sparare contro la sua auto e a denunciarlo per lesioni giacché uno
degli operanti è rimasto contuso nell’operazione aprendo la portiera dell’auto.
Il processo al nostro compagno si è svolto il 18 Giugno; dopo parecchie
irregolarità che lo hanno preceduto, il giudice di pace non ha preso nessuna
decisione in merito ma ha cambiato il capo di imputazione da lesioni colpose a
dolose.
Mostrare la propria vicinanza a Mattia, Ciruz e Riki, oltre all’umanità del
gesto stesso, sarà sicuramente un ottimo modo per prendere posizione
relativamente alla questione.
Il C. A. O. R60 invita inoltre i singoli e le realtà di lotta reggiane a
prendere parte all’assemblea contro la repressione, in cui si deciderà come
agire, per ribadire il fatto che queste sentenze ingiuste non fermeranno il
nostro entusiasmo e la nostra determinazione nelle lotte per un mondo diverso.

Collettivo AutOrganizzato R60
Via berta 4/c – Reggio Emilia
r60@inventati.org

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L’IMPERIALISMO ITALIANO

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Notte RosSa

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UN TRENO PER POCHI, POVERTA’ PER MOLTI

Concentramento sabato 8 giugno h.
10:30 parcheggio Ente Fiera Reggio Emilia (zona Mancasale)

Sabato 8 Giugno è annunciata la presenza del presidente del consiglio Enrico
Letta a Reggio Emilia per inaugurare la stazione Medio Padana della
TAV, da molti ormai denominata la “Cattedrale nel Deserto”. Letta e il
suo governo, rappresentano la linea di continuità con il governo Monti,
dimostrata dal proseguimento e dall’applicazione dei dettami della
Troika e dall’accanimentopatologico nella prosecuzione dei progetti
legati alle grandi opere.

Nell’epoca delle larghe intese e del governo
nato da uno strappo costituzionale senza precedenti (imposto dal
presidente della Repubblica) riteniamo importante e necessario in
questa occasione ribadire la nostra ferma opposizione sia ad un governo
che per la seconda volta consecutiva è espressione delle banche, dei
grandi speculatori della finanza e della governance neoliberale
europea, che allo sviluppo di nuove e inutili grandi opere.

Le istanze
e le resistenze portate avanti dal movimenti territoriali di tutta
Italia, non solo mettono a nudo quella che è la vera natura di queste
opere, strutture a uso e consumo del capitale per favorire i privilegi
di pochi e che non consentono la distribuzione della ricchezza, ma
calpestano i diritti di tutti minacciando l’ambiente e la vita delle
comunità territoriali che vengono espropriate dell’autonomia e della
libertà decisionale proprie di una democrazia matura.

Per scardinare
questo sistema e per affermare con chiarezza che chi lo persegue è
ospite indesiderato nella città di Reggio Emilia invitiamot utte e
tutti ad una mobilitazione sabato 8 Giugno, per accogliere degnamente
il presidente del consiglio Letta e gli interessi che lui e il suo
governo rappresentano.
Con il cuore in Val di Susa e la rabbia degna
di chi non sta a guardare mentre giocano con le nostre vite:

-Costruiamo intante e tanti per una grande battitura di appoggio e
sostegno alla lotta NOTAV in Valsusa, al terzo valico in basso Piemonte
e in Trentino!

-Partecipiamo in tanti e tante per una grande
battitura per fare arrivare a Letta e ai rappresentanti istituzionali
presenti che c’è una parte di cittàche non si arrende!

Concentramento
sabato 8 giugno h.10:30 parcheggio Ente Fiera Reggio Emilia (zona
Mancasale).

Assemblea cittadina NO TAV!

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COSTI, CANTIERI, TAGLI & EMERGENZE SOCIALI

Il 9 giugno 2013 entrerà ufficialmente in servizio la cattedrale nel deserto dell’area nord di Mancasale
comunemente nota come stazione medio padana della linea TAV Bologna/Milano.

In un paese in recessione, devastato dalla crisi economica e dall’austerity,
il governo e le istituzioni locali scelgono arbitrariamente di finanziare le grandi opere inutili
e, parallelamente, tagliano o privatizzano servizi ai cittadini,
sempre più investiti dalle pressioni delle emergenze sociali, lavorative, abitative e ambientali.

Quanto è costata la stazione medio padana?
Quali tagli hanno fatto
per la sceneggiata del cantiere?

Quale e come sarà l’evento autocelebrativo
con cui governo e autorità cittadine inaugureranno “sobriamente”
la nuova stazione reggiana del TAV?

Perché ribadire solidarietà e complicità alla Val di Susa
e perché manifestare il dissenso
in occasione della messa in servizio e dell’inaugurazione della medio padana?

Scopriamolo insieme!

ASSEMBLEA PUBBLICA
GIOVEDI’ 23 MAGGIO ORE 21.30
SALA DELLA GABELLA – REGGIO EMILIA

NO TAV – REGGIO EMILIA

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