SOSTENIAMO LA LOTTA NOTAV!

La mattina del 27 febbraio 2012 lo stato, con arroganza autoritaria e militare, ha iniziato ad
espropriare le terre alle popolazioni della Val di Susa per ampliare il perimetro dei cantieri per la
realizzazione della linea alta velocità Torino-Lione, una “grande opera” inutile, dannosa, costosa e
fonte di finanziamento alle mafie e ai partiti.
IL TAV È INUTILE perché è stata pensata più di vent’anni fa quando si riteneva che il traffico
merci sulla direttiva Italia Francia sarebbe cresciuta mentre oggi si osserva che quel traffico è in
costante diminuzione. Analogo il discorso per quanto riguarda il numero di passeggeri. Esiste già
una linea TGV che collega Torino a Parigi, ma le analisi dei flussi passeggeri dimostra che essa è
sottoutilizzata.
IL TAV È DANNOSO perché oltre allo scempio ambientale e paesaggistico e oltre all’enorme mole
di rifiuti generati dai lavori di scavo, vi è anche un altissimo rischio per l’amianto e l’uranio di cui
diversi studi tecnici ne hanno constatato la presenza nelle rocce che saranno interessate dagli scavi
per il tunnel di 54 Km in Val Susa.
IL TAV È SPRECO DI DENARO PUBBLICO perché è una infrastruttura che costerà alle tasche
dei contribuenti intorno ai 25 miliardi di euro senza alcun investimento di capitale privato, ma con
massimo guadagno per i contraenti dell’opera che si vedono regalati mezzi e capitali senza nessuna
contropartita. Il costo di un km di Tav si aggira intorno ai 100 milioni di euro. Quanti letti
d’ospedale, quante scuole, quanto stato sociale ci vengono sottratti da questa grande opera?
IL TAV È FINANZIAMENTO ALLE MAFIE E AI PARTITI perché dietro la struttura di appalti
e subappalti che presiede alla realizzazione della “grande opera” vi è un alto rischio di infiltrazioni
mafiose e, contestualmente ad esso, un facile meccanismo di finanziamento ai partiti e alla politica
di palazzo non a caso forte sostenitrice del TAV.
In tutto sono circa 150 le motivazioni che i valsusini e gli attivisti NO TAV hanno individuato per
dare vita e vigore alla loro lotta che si protrae ormai da venti anni. Una lotta non delegata a partiti e
sindacati, ma autorganizzata dalla stessa popolazione e secondo un modello decisionale assembleare
ed orizzontale e come esempio di democrazia diretta dal basso. Una lotta che ha dimostrato come
dietro gli espropri, dietro l’arroganza, dietro l’autoritarismo, dietro la repressione, dietro il
militarismo e dietro le diffamazioni mediatiche che gli abitanti della Val Susa e l’intero movimento
NO TAV subiscono ogni giorno, vi sono gli interessi della mafia, degli industriali, delle cooperative
e dei partiti.
Il TAV rappresenta il perfetto connubio tra mafia, politica, finanza, confindustria e
cooperative, una oligarchia di poteri funzionale al capitalismo e votata soltanto al profitto.
Essere NO TAV significa lottare contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla
natura.
Essere NO TAV significa ribellarsi al sistema capitalista che ci vuole schiavi a tempo
indeterminato o precari a vita, cassintegrati o licenziati.
Essere NO TAV significa contrastare le mafie ingorde di appalti e le istituzioni che ad esse
svendono beni comuni come l’acqua, il territorio, l’ambiente etc.
Essere NO TAV significa smontare l’articolato sistema delle mazzette, delle tangenti e dei
finanziamenti alla politica di palazzo.
Essere NO TAV significa non delegare, ma autorganizzarsi attraverso quei processi che permettono
di decidere scelte condivise dal basso contro il profitto di pochi e per l’interesse della collettività.

Collettivo AutOrganizzato R60

r60@inventati.org

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