La crisi economico-finanziaria e le misure lacrime e sangue, varate da governi asserviti alle logiche di mercificazione degli apparati bancari e padronali, si stanno abbattendo come un macigno sul tessuto sociale reggiano sotto forma di disoccupazione e cassa integrazione diffusa, sfratti e insolvenze per quanto vi siano migliaia di appartamenti sfitti o vuoti.
Ma, evidentemente, le attuali emergenze lavorative e abitative di Reggio Emilia non appartengono all’agenda delle priorità né dell’amministrazione Delrio né dell’opposizione, se è vero che tutto ciò che si riesce a intavolare all’odg del dibattito politico è il chiacchiericcio bipartisan su degrado e sicurezza, sulla questione dei musei civici o sulle modifiche da apportare al progetto del parcheggio interrato di Piazza della Vittoria.
Che quest’ultima sia un’opera inutile, dannosa, pericolosa, completamente priva dell’interesse pubblico, un appalto con un iter aggiudicatario molto poco trasparente, un dispositivo per far respirare i conti correnti in rosso di alcune cooperative o una manna per gli interessi mafiosi già ampiamente diffusi in città, lo abbiamo già dimostrato, come Collettivo Autorganizzato R60 e in tempi non sospetti, redigendo un dossier accurato e dettagliato, ma anche aprendo un confronto con la città (con incontri, presidi e volantinaggi) e attivando una sensibilizzazione dal basso efficacemente distante dai servilismi e dall’immobilismo delle istituzioni e della politica di palazzo.
Nelle scorse settimane abbiamo apprezzato come alcuni punti essenziali del nostro dossier contro il parcheggio siano stati ripresi nel comunicato sottoscritto da alcune associazioni ambientaliste e culturali locali.
D’altra parte risultano particolarmente infelici le dichiarazioni, esclusivamente opportuniste e elettoralistiche, rilasciate da un esponente (o ex tale!) della lega nord reggiana (o di ciò che ne rimane!) in merito ai “dubbi padani” sugli aspetti tecnici, economici e dell’interesse pubblico del project financing per la realizzazione del parcheggio interrato di Piazza della Vittoria.
Rammentiamo infatti che, oltre ad essere un’organizzazione politica dichiaratamente e squallidamente razzista e xenofoba, la lega nord è, senza ombra di dubbio, sostenitrice e parte attiva di tutta quella classe politica e partitica che, da destra a sinistra, si è resa corresponsabile, insieme alle lobby del profitto e degli interessi mafiosi, di tante speculazioni territoriali e tante devastazioni ambientali sparse in ogni angolo del paese, prima fra tutte quella che da anni sta distruggendo la Val di Susa per la realizzazione del TAV.
La distratta politica reggiana, goffamente impantana su una fantomatica emergenza parcheggi, è incapace di capire che le problematiche inerenti traffico, mobilità ed emissioni in atmosfera si possono risolvere soltanto disincentivando l’utilizzo dell’auto privata e accrescendo, nel contempo, l’efficienza e la competitività del trasporto pubblico, che invece sembra abbandonato nell’oblio e che, soprattutto, si sia pericolosamente avviato sul binario della esternalizzazione, privatizzazione e precarizzazione come dimostra la drammatica vertenza SETA-SOGEA.
Ribadiamo, in ogni caso, la nostra determinata opposizione al parcheggio interrato in Piazza della Vittoria perché non vi è e non vi potrà mai essere alcun interesse pubblico nella costruzione di infrastrutture ad uso e servizio degli interessi privati, nella realizzazione di ecomostri interrati, nella devastazione ambientale, nella speculazione territoriale e edilizia o nel dare continuità all’opera di cementificazione selvaggia già diffusamente presente.
Rilanciamo e sosteniamo la proposta di potenziamento e ottimizzazione del trasporto pubblico locale e che sia gratuito per quanti lo utilizzano per recarsi nei luoghi di lavoro, per gli studenti e le studentesse, per i disoccupati e le disoccupate, per i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione o in mobilità.
Che a pagare crisi e servizi siano le lobby bancarie, politiche e padronali!
Collettivo Autorganizzato R60
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