LA DISCRIMINAZIONE E’ L’ARMA DEI PADRONI

Nell’esprimere la propria solidarietà e benvenuto ai migranti di Lampedusa e nel supportare ogni manifestazione di stampo antirazzista, il Collettivo Autorganizzato R60 di Reggio Emilia vuole ribadire l’importanza di unire ogni forma di lotta contro la discriminazione razziale nell’ambito della lotta al capitalismo e al potere.

Ogni fenomeno di matrice xenofoba rappresenta soltanto uno dei tanti mezzi che utilizza la classe dominante per dividere gli oppressi e gli sfruttati e per distogliere l’attenzione dai reali problemi della società.Da sempre, specialmente nei periodi di crisi economica, oppressori e sfruttatori si adoperano in una propaganda subdola e ben mascherata finalizzata a creare un capro espiatorio, un nemico sul quale far ricadere le paure e la rabbia sociale di cui loro stessi ne sono i responsabili.L’attivazione di politiche securitarie , la richiesta della chiusura delle frontiere, il richiamo sempre più forte al patriottismo e all’identità nazionale, l’attacco alle diversità sono solo le cause di un conflitto fratricida tra oppressi che attualmente si consuma  e garantisce il dominio all’attuale sistema.I mezzi di informazione della classe dominante, mirano ad occultare le reali cause dell’immigrazione facendola apparire  come un conflitto sociale e razziale . In realtà all’occhio attento non possono sfuggire le vere motivazioni che spingono migliaia di persone a fuggire dalla propria terra, dai propri affetti, dalla propria cultura e dalle proprie usanze verso l’Italia o altri paesi europei trovandosi poi considerati come manodopera facilmente ricattabile perché schiacciati da una clandestinità prodotta da leggi razziste emanate nell’interesse dei padroni .Le situazioni esistenti nei loro paesi d’origine quindi non sono altro che il risultato di uno sfruttamento globalizzato.Il capitalismo internazionale specula sulle loro terre, sulle loro risorse e sul loro popolo sostenendo guerre, appoggiando dittatori sanguinari o peggio invadendo e bombardando i loro paesi in nome del profitto e del mantenimento di un sistema mondiale fondato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. La misura è colma! È ora di reagire insieme contro le strategie della classe dominante degli oppressori e sfruttatori. È ora di incriminare e di schiacciare il dominio e la logica del profitto in cui l’uomo è visto solamente come consumatore e forza lavoro da svendere e sfruttare.

E’ ora di estendere le libertà,la solidarietà,il mutuo appoggio per un unità tra gli oppressi che getti le basi di una società di liberi e uguali,di una democrazia diretta dal basso e di un mondo senza frontiere!

Collettivo Autorganizzato “R60”

 

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Una risposta a LA DISCRIMINAZIONE E’ L’ARMA DEI PADRONI

  1. lorenzo scrive:

    discriminiamo solo i padroni!!!!!!!

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